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Completano il podio Basso e Breen
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Si è svolta nel segno di Simone Campedelli e Tania Canton, Ford Fiesta R5, la prima tappa del 66° Rallye Sanremo che ha visto i concorrenti concludere le loro fatiche a notte fonda, ben oltre le due del mattino di sabato, dopo aver superato sei prove speciali a cominciare dalla prova spettacolo a Porto Sole per finire con le due prove in notturna compresa la Mini Ronde Vignai-Bignone di 29,12 km.

Attento, determinato e preciso Campedelli ha siglato il secondo tempo nelle prime due prove speciali, accusando distacchi minimi prima da Giandomenico Basso-Lorenzo Granai, Škoda Fabia R5, poi da Craig Breen Paul Nagle, Škoda Fabia R5 a Vignai. Da quel momento il pilota cesenate ha aumentato il passo vincendo in sequenza le quattro successive prove della giornata con distacchi ben più importanti rispetto al divario minimo patito nelle prove precedenti, passando decisamente al comando fin dalla terza speciale di giornata, la Monte Bignone allungando poi a San Romolo e nella Mini Ronde notturna e nella ripetizione della San Romolo finale che ha chiuso con il miglior tempo assoluto, prestazione che lo ha portato a terminare la prima tappa con 20”8 di vantaggio sull’equipaggio Breen-Nagle

Seconda forza di giornata l’irlandese Breen, attento e prudente nella Mini Ronde, per poi dimostrare che frequentare le prove speciali del mondiale serve e poi vincere la speciale di Vignai, mentendosi in scia di Campedelli per tutta la tappa terminando la giornata con un distacco di 20”8 dal cesenate e 6”7 su Basso. Terza piazza per Giandomenico Basso, che ha dato spettacolo a Porto Sole, inseguendo poi Campedelli e Breen nelle successive prove speciali nelle quali ha trovato un buon ritmo anche se le scelte tecniche non sono state perfette, trovando un colpo di reni nella prova finale di San Romolo.

Quarta piazza per Luca Rossetti-Eleonora Mori, Citroën C3 R5, protagonisti di una toccata nella prova spettacolo e non contenti delle loro scelte di assetto sulla prima tornata di prove, ma tornati in palla nella Mini Ronde che hanno concluso al terzo posto, avvicinando decisamente Basso, che però ha rintuzzato l’attacco nel finale riportando il divario fra i due ex campioni italiani a 8”1. Anche Andrea Crugnola, con Pietro Ometto sul sedile di destra ha trovato difficoltà con la Volkswagen Polo R5 in un rally che non gli ha mai regalato grandi soddisfazioni, pur confermando di essere il giovane più interessante del nostro vivaio, concludendo quinto assoluto la prima tappa con un’ottima prestazione nelle prova finale di San Romolo che ha chiuso al secondo posto. Alle spalle di Crugnola gran bella battaglia fra il giovane francese Jean Baptiste Franceschi, affiancato da Florian Haut-Labourdette, che proprio nell'ultima prova ha superato Rudy Michelini, con Michele Perna al quaderno delle note, ma solo per un decimo di secondo, promettendo così una grande battaglia sulle prove speciali di domani fra i due equipaggi della Škoda Fabia.

Una foratura nella Mini Ronde fa perdere ben otto minuti a Stefano Albertini e Danilo Fappani, Škoda Fabia R5 che dopo le prime quattro prove erano a ridosso del podio e primi della classifica dei contendenti la vittoria del Campionato Italiano Rally Asfalto. Fra i ritirati Marcello Razzini con Gianmaria Marcomini che ha staccato una ruota nella prova speciale di Monte Bignone.