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Cgil lancia proposta legge iniziativa popolare
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Il 90% dei 373 milioni di euro di appalti pubblici banditi in Liguria nel 2014 è stato aggiudicato con gare al massimo ribasso, solo il 10% è andato all'offerta economicamente più vantaggiosa. Lo denuncia la Cgil Liguria lanciando una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare di soli 3 articoli sugli appalti pubblici che dica 'basta' alle gare al massimo ribasso, sì alla tutela dell'occupazione nei cambi d'appalto, sì a una giusta ed equa retribuzione.

L'iniziativa è stata presentata a Genova a Palazzo Tursi dal segretario generale Cgil Liguria Federico Vesigna, dal segretario della Camera del Lavoro di Genova Ivano Bosco, in un incontro a cui hanno partecipato il sindaco Marco Doria e l'assessore regionale ai Lavori pubblici Giovanni Boitano. "L'ammontare complessivo degli appalti pubblici in Liguria nel 2014 è stato di 373 milioni, meno della metà rispetto al 2013 (770 milioni), poco o niente è andato ai lavoratori - attacca Vesigna - Gli appalti pubblici continuano ad essere aggiudicati al massimo ribasso con effetti disastrosi sui lavoratori, che subiscono condizioni d'impiego pesantissime, precarie e mal pagate".

"Nella jungla retributiva e contrattuale davanti a cui ci troviamo, vanno difesi i diritti dei lavoratori, - dichiara Doria - quello del precariato e del mancato rispetto della dignità della persona è una tema che ritorna drammaticamente. La Cgil ha fatto molto bene ad affrontare di petto la questione".