porti e logistica

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Ci voleva una gara per assegnare al gruppo di Aldo Spinelli le aree di Cornigliano, come compensazione per quelle liberate a Erzelli. Lo dice il TAR della Liguria, che aggiunge così un altro tassello al pasticcio del villaggio hi tech genovese. Secondo i giudici amministrativi, infatti, l'iniziale destinazione temporanea delle aree corniglianesi è stata superata dal successivo prolungamento del contratto, facendola in sostanza diventare definitiva. E per questo motivo si sarebbe dovuto procedere ad un bando aperto anche ai concorrenti di Spinelli.

Secondo quanto riferisce Il Secolo XIX il gruppo che fa capo all'ex presidente del Genoa presenterà ricorso e il governatore ligure Claudio Burlando avverte che "c'è un problema". Uno degli ancora tanti, tantissimi che si stagliano dietro l'operazione Erzelli, dove dovrebbe trasferirsi la facoltà di Ingegneria per dar vita a quel villaggio tecnologico fortemente voluto da Carlo Castellano, che aveva immaginato il trasferimento lì di Esaote, vendendo la sede attuale e quindi monetizzando a favore dell'azienda con un forte investimento pubblico da parte della Regione e dello Stato.
 
Inizialmente Spinelli si era dichiarato indisponibile a liberare l'area occupata a Erzelli dai suoi container, poi aveva ceduto ottenendo in cambio denaro e le aree di Cornigliano che ora il TAR dice si debbano mettere a gara. Di recente l'operazione ha un po' mutato aspetto, perché su richiesta del nuovo rettore dell'università Paolo Comanducci la gestione dovrebbe passare in capo alla Regione, secondo un accordo in tal senso  già raggiunto da Ateneo e istituzioni locali ma al quale manca ancora la benedizione del Ministero dell'Istruzione (Miur).

Su tutto, però, grava ancora un equivoco: il finanziamento dello Stato, secondo la norma originaria mai superata, è destinato alla città di Genova per la creazione di un parco scientifico-industriale quale compensazione per la dismissione del siderurgico (epoca Prodi) e senza alcun vincolo specifico di realizzare l'operazione proprio a Erzelli. Una forzatura, questa, avvenuta solo successivamente, ma senza prescrizione normativa.

Peraltro ci sono dubbi anche sulla effettiva disponibilità del finanziamento statale, tanto che sul punto il senatore Maurizio Rossi (Gruppo Misto Liguria Civica) ha recentemente presentato alla titolare del Miur, il ministro Giannini, una interrogazione per sapere come stiano effettivamente le cose. È osservando, in un intervento pubblicato sul Secolo XIX, che "prima di tutto bisogna tenere conto di ciò che si aspettano i 'clienti' dell'università, cioè gli studenti", oltre a difendere i docenti di Ingegneria, che continuano a ritenere avventuroso il trasferimento della facoltà a Erzelli senza adeguati collegamenti che consentano lo spostamento quotidiano di oltre quattromila persone.