cronaca

Una raccolta di racconti e ricordi
1 minuto e 44 secondi di lettura
Il crollo del Ponte Morandi ha fatto stringere i cuori di tutti i liguri e non solo. E mentre in tanti si sono scatenati sui social a cercare responsabili, a dare pareri, tanti altri hanno espresso la loro solidarietà raccontanto un loro ricordo. Così è nata l'idea di Luca Bizzarri, raccontata in un post su Facebook:

"In questi giorni tanto si è scritto e detto a proposito di ponte Morandi. Quel che mi ha colpito di più è che ognuno di noi, genovesi e non, avesse un ricordo concreto, una parte della sua vita legata a quel ponte. E allora mi sono chiesto quanta vita, quante storie, quanti racconti sono nati lì sopra, e mi sono detto che quelle vite e quelle storie non debbano per forza crollare insieme a lui.

Io, per primo, ho cominciato a scrivere un piccolo racconto che si intitolerà "Quella volta sul ponte" e mi chiedo se non sarebbe bello non lasciarlo solo e metterlo insieme ai vostri, alle vostre esperienze, alla vostra vita.
Ho creato l'indirizzo e-mail e aspetto i vostri racconti, diciamo non più di quattromila battute (due, massimo tre pagine), aspetto di leggere i pezzi della vostra vita che sono avvenuti lì sopra, i momenti in cui ci siete passati per andare o per tornare da qualcuno di importante, persino i racconti di chi ci abitava vicino, di chi ne viveva la presenza giorno dopo giorno.

Vorrei chiedere a scrittori, giornalisti e intellettuali genovesi di darmi una mano e con loro scegliere i racconti più belli per poi riunirli in un libro dal titolo "Quella volta sul ponte" e oltre a raccogliere fondi per le vittime di quel crollo raccontare cos'era quel ponte per noi, cosa ha rappresentato per la nostra vita. Io ci provo, chissà che qui sopra non si possa fare anche qualcosa di buono, invece di discutere sul nulla in continuazione.
Insomma questa è l'idea che mi gira in testa da ventiquattro ore, mi date una mano? "