La definizione dialettale del "sindaco che grida" è stata coniata su questo sito da Franco Manzitti. In realtà, quel riferimento era dedicato alle urla che, frequentemente, Marco Bucci rivolge ai dipendenti nei corridoi di Tursi.
L’ultimo episodio della saga, invece, si è registrato nella "fu rossa" Valpolcevera dove, nella frequentata piazza Piombino di Certosa, il primo cittadino avrebbe pubblicamente preso a male parole il giovanissimo e democratico presidente di Municipio.
Motivo? Un’intervista evidentemente non gradita sul trattamento che gli enti di quartiere riceverebbero dal governo centrale della città. La conseguenza? Un florilegio di comunicati infarciti di solidarietà sinistrorsa e il richiamo al mancato rispetto delle istituzioni.
Tutto sacrosanto e ineccepibile, quanto mai troppo scontato specie in questo momento storico.
Premesso quanto sopra, però, c’è anche l’altra faccia della vicenda: un sindaco che torna a mostrare passione per il proprio ruolo ingaggiando duelli con gli avversari, seppur in forme verbali discutibili, e uno stesso amministratore che, inconsciamente, ammette un certo timore per il consenso di chi ha la metà dei suoi anni all’interno di un territorio post industriale dove finora l’unica scelta politica del primo cittadino è stato indicare un over 70 alla guida del Parco di Villa Serra.
Marco Bucci, che è un manager e ha un carattere sanguigno, non ricorre all’indifferenza tipica dei grandi democristiani: esterna quanto ha sullo stomaco alla prima occasione in un modo tutto suo.
Federico Romeo, ventiseienne, laureando in giurisprudenza, dopo aver ringraziato anche l’ultimo firmatario dei comunicati, da giovane scaltro, lui sì post democristiano, sa che l’altra faccia degli insulti sono un fermento nato anche dagli attestati di stima per chi ha conquistato fiducia con i metodi semplici di una volta: manutenzioni, rifacimento di marciapiedi, dialogo sincero con le opposizioni e soprattutto mantenimento della parola data.
Che bello se, oltre al sindaco Bucci, anche i signori del Pd se ne rendessero conto. Che miracolo se anche i notabili democratici, non a colpi di comunicati ma con scelte premianti al momento delle candidature da piani alti, si accorgessero di Federico Romeo, Armando Sanna, Enrico Ioculano. E incredibile, ne esistono pure altri che non vivono di sola politica.
politica
"O Romeo, sei tu Romeo"
1 minuto e 53 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 24 Aprile 2024
Archivio storico - 2004, con un cronoprologo il Giro parte da Genova
Martedì 23 Aprile 2024
25 aprile, Paternostro: "Serve lettura attenta della Resistenza"
Martedì 23 Aprile 2024
Oscar Farinetti ai ragazzi di Orientamenti: "Non abbiate paura di sbagliare"
Mercoledì 24 Aprile 2024
Vela, Maggie Pescetto: "Sogno un medaglia alle Olimpiadi"
Lunedì 22 Aprile 2024
In mare con i corsi dello yacht club italiano a Genova in “Presa diretta”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Genoa, i tifosi vogliono la conferma di Gilardino: “Speriamo rimanga”
Mercoledì 24 Aprile 2024
Meteo in Liguria: le previsioni per il 25 aprile
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- 25 Aprile, Adriana Antolini: "Mio papà sopravvissuto a Mauthausen"
- Ventimiglia, fronte mare: Di Muro mischia le carte e propone un accordo di programma
- Vela, Maggie Pescetto: "Sogno un medaglia alle Olimpiadi"
- Incidente tra sei veicoli, riaperta la A10 a Celle Ligure
- Samp-Como, Pirlo perde Barreca. Invasione di tifosi a Lecco
- Genoa, Pernat su Gilardino: "Se fossi il suo manager gli consiglierei di restare 2 anni"
IL COMMENTO
Aborto? Con le mie amiche parlo di congelare gli ovuli
Il diario-testamento di Pippo Marcenaro? Una magnifica "sciarada" ricca di maniman…