Cronaca

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"Di fronte alla più che giustificata indignazione civile nei confronti di inaccettabili e indecenti sprechi e di pessimi usi di risorse pubbliche – si legge nel documento dei lavoratori della Provincia di Genova consegnato al cardinale - da più parti si è pensato che la via più semplice fosse di definire, sbrigativamente e un po’ rozzamente, ‘inutili’ le Province, anziché quella di suscitare un autentico risveglio etico dei valori, dell’essenza e dei comportamenti di tutto ciò che ad ogni livello rappresenta la cosa pubblica, quindi un bene comune a tutti".

Inizia così il documento dei lavoratori della Provincia di Genova in occasione dello scambio di auguri con il commissario provinciale Piero Fossati a Palazzo Doria Spinola.

E continua: "Ma le Province, Eminenza, enti inutili non sono affatto e molte delle loro attività hanno come obiettivi prioritari la tutela delle persone e delle fasce più deboli della popolazione: la Provincia di Genova, in particolare, ha sempre operato, e intende continuare a farlo, per assicurare trasporti pubblici e viabilità adeguate agli abitanti di un entroterra complesso e fragile dove l’ente è sempre stato in prima fila anche per gli interventi in campo ambientale e idrogeologico, cerchiamo di garantire sedi accoglienti, sicure e adeguate agli studenti di tutte le scuole superiori, seguiamo i giovani nel loro percorso formativo, e nella non facile ricerca della prima occupazione e tutte le persone che il lavoro lo perdono, favoriamo l’inserimento lavorativo delle persone disabili e dei ragazzi che abbandonano prematuramente la scuola, cerchiamo di migliorare per tutti la qualità dell’ambiente con un monitoraggio costante”.

Questa la posizione dei dipendenti provinciali che "confidano nell’attenzione e se possibile, nel sostegno” del pastore della chiesa genovese e italiana “affinché queste attività possano proseguire tutte nel 2013 e ai lavoratori che le svolgono e alle loro famiglie il nuovo anno possa riportare la tranquillità e la serenità che oggi mancano”.

La risposta del cardinale Bagnasco che ha confermato: “Tutta la mia vicinanza, con tanta convinzione e affetto nel quadro della grande eredità e patrimonio di rapporti, che vogliamo incrementare ancora, tra la diocesi genovese e il mondo del lavoro".