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In scena fino al 19 novembre
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Debutta martedì prossimo al Teatro della Tosse, in prima nazionale, "Amletto", testo e regia di Emanuele Conte, protagonista unico Enrico Campanati. Le luci sono di Matteo Selis, i costumi di Daniela De Blasio. "Amletto" è uno spettacolo che parla di memoria, di vita e di morte. E, soprattutto, parla molto di teatro.


Emanuele Conte e Enrico Campanati collaborano intensamente da molti anni. In questo spettacolo, per la prima volta, si trovano completamente soli, uno di fronte all'altro e questo "incontro" ha guidato il testo in una precisa direzione con l'idea di parlare sì di Amleto, ma, nello stesso tempo, di riflettere sulle emozioni, i ricordi di palcoscenico, in una visione anche intima e personale. Lo spettacolo, dunque, si apre con il personaggio sul letto di morte. E' Amleto, naturalmente, ma potrebbe anche essere un vecchio attore la cui mente è affollata dalle parole, dalle voci di tutti i personaggi della tragedia shakespeariana, da lui interpretata nel corso di una lunghissima carriera: Orazio, Claudio, Polonio, lo stesso Amleto.


Brandelli di dialogo dell'Amleto vengono a galla senza un vero ordine cronologico, rendendo tutto simile a un sogno o forse a un incubo. L'incubo peggiore di ogni attore è quello di dimenticare: e proprio per non perdersi il protagonista si attacca disperatamente ai versi di Shakespeare. Il letto-teatro della sua ultima rappresentazione incombe sul pubblico, mentre il protagonista che sente di essere arrivato alla scena finale della sua esistenza cerca di mettere ordine tra i suoi ricordi collocando ogni cosa al posto giusto, senza perdere serenità. Il testo nasce anche da vicende realmente vissute dal suo protagonista Enrico Campanati, che sono state riprese e drammatizzate da Emanuele Conte che ha scritto un testo caratterizzato da molti registri, compreso un gusto ironico che affiora in alcuni episodi.

Lo spettacolo prodotto dal Teatro della Tosse resterà in scena fino al 19 novembre.