economia

Primocanale ha seguito l'incontro in diretta streaming
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Confindustria Genova riunita ai cantieri T. Mariotti per un'assemblea pubblica dal titolo: "Genova_connessa. Un'azione comune per la crescita della città".  L'incontro fa parte di un'ulteriore tappa di avvicinamento ai prossimi Stati Generali del 29 novembre.  

Primocanale ha seguito in diretta streaming l'incontro. Nel corso dell'assemblea gli imprenditori si sono confrontati con i rappresentanti delle Istituzioni in tre tavole rotonde: "Conoscenza e high-tech", con il sindaco Marco Bucci, "Progetti e investimenti", con il presidente della Regione Giovanni Toti, e "Porto e infrastrutture", con il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini.


GLI INTERVENTI: 

Marco Bisagno, Presidente Cantieri Mariotti: “Confindustria è la casa del lavoro e degli imprenditori. In questo cantiere sono stati costruite le ciminiere di tanti navi. Siamo all’interno di un luogo dove si è sempre lavorato e dove si sono realizzate navi che quando vedo in giro mi emoziono”.


Cardinal Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova: “Faccio un auspicio, prima di tutto che nel nostro Paese i corpi intermedi siano sempre più fiorenti e attivi. Che creino spazi di umanità in particolare nel mondo del lavoro. L’individualismo porta un sbilanciamento e questo si ripercuote anche nel mondo del lavoro. Bisogna reagire a questa deriva che produce una disgregazione della società. Serve una maggiore consapevolezze delle eccellenze che il nostro popolo ha sempre prodotto.”





Roberta Pinotti, ministro della Difesa, a Roma per impegni istituzionali manda un messaggio video: “Gli impegni mi hanno obbligato a restare lontano da Genova. Dal nostro punto di vista è fondamentale che si vada avanti nella ricerca sul cybersecurity ma non solo. In questi anni ci abbiano lavorato e vogliamo continuare a farlo. Da questo punto di vista Genova ha un futuro importante per quanto riguarda la ricerca sulla sicurezza. Le interconnessioni sono un altro elemento centrale che permettono un modo di diffondere lavoro”


Giovanni Mondini, presidente Confindustria Genova: “Genova è sempre un gradino sotto livello ai valori medi nazionali. In questi dieci anni registriamo un -21 % di calo attività per quanto riguarda l’industria, l’occupazione è calata del 3%. Un altro dato importante è il calo demografico meno, in dieci anni si registra una riduzione di 17mila persone con tutte le conseguenze del caso. Purtroppo anche il porto ha avuto un calo delle attività, seppur con vicende alterne. Ma ci sono anche dati positivi L’export a Genova +50% e anche il turismo è cresciuto oltre il 50% rispetto al 2017. L’aeroporto ha incrementato il traffico passeggeri. Per quanto riguarda le imprese molte hanno dovuto chiudere o si sono ridimensionate. Ma quelle che hanno resistito si sono rafforzate. Per quanto riguarda le infrastrutture sono stati fatti passi in avanti. Il Terzo Valico sarà pronto per il 2022. Il nodo ferroviario ha come obiettivo finale il 2021 oggi opera è ferma e ha come obiettivo il 2021. Molti lavoro sono stati fatti anche per quanto riguarda l’urbanistica.  Penso al riempimento di Calata Bettolo, ci auguriamo che entro il 2018 sia conclusa l’opera. E per quanto riguarda il porto abbiamo il potenziamento generale delle aree legate alla cantieristica. Ci sono delle eccellenze. Fincantieri, il cantiere di Sestri Ponente oggi ha commesse fino al oltre 2023, abbiamo il terminal Psa Voltri e ci sono tanti altri investimenti in corso. Crescita turismo e attività culturale. E poi c’è il Great Campus sulla collina degli Erzelli, che già vede impegnate 2mila persone. Il futuro? Avremo una linea ferroviaria più potente, più veloce e che permetterà a un numero maggiore di passeggeri di spostarsi. Avremo una rete autostradale più forte. Serve un porto che sappia diversificarsi nelle sue attività. Oggi ci sono molte condizioni per agire e continuare a far crescere la città e la regione. Bisogna da subito iniziare a lavorare per sfruttare a pieno le nuove infrastrutture che sorgeranno e che stanno già sorgendo. Confindustria è consapevole del ruolo chiamata a svolgere. Stiamo lavorando per aumentare le occasioni di confronto e connessione tra le diverse aziende. A breve parteciperemo agli Stati generali voluti dal Comune. Genova deve essere connessa, accessibile, una città che produce valore attraverso i suoi asset, una città small, una città cool, una città più abitata. Da queste visioni bisogna passare alle azioni, molto è stato fatto e sono convinto che riusciremo a fare tutto questo”.



Marco Bucci, sindaco di Genova: “La qualità di vita e la qualità di lavoro, questo è un binomio centrale su cui puntare. L’alta tecnologia è il futuro, tutte le aziende prima o poi useranno l’alta tecnologia. E’ necessario investire in questo settore. I nostri figli sono già dentro questo sistema, le nuove generazioni si stanno preparando a questa rivoluzione industriale. Bisogna aiutare le aziende del settore che a Genova sono delle vere eccellenze. Sono tutte imprese medio-piccole ma stanno facendo un grande lavoro. Il Comune ha già iniziato a facilitare e continuerà a farlo l’investimento di tutte le aziende all’alta tecnologia. Nell’alta tecnologia è sempre più importante il capitale umano, serve un capitale di alto valore, dobbiamo investire sulle persone. Dobbiamo investire sull’università e sulla ricerca. Stiamo costruendo assieme una città più entusiasmante. Dobbiamo far tornare i nostri imprenditori e attirare quelli che non ci sono mai stati. Andare fuori e poi tornare è un valore importantissimo che permette di cresere e conoscere. I nostri giovani devono andare, fare esperienza ma poi tornare e dobbiamo lavorare su questo". 


Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: “A pochi metri da qua c’è il Salone degli OrientaMenti e girando tra quegli stand ho trovato una voglia di fare, costruire e guardare al futuro che mi fa ben sperare. Oggi le condizioni per la Liguria ci sono e non parlo dell’amministrazione regionale di cui faccio parte, ma del fatto che importanti opere infrastrutturali stanno andando avanti. C’è un grande progetto per la Genova del 2022-2023. Quella Genova ci sarà se tutti continueranno a crederci, dalle imprese alla politica. Fondamentale però continuare a non perdere la connessione tra chi investe nel privato e nel pubblico. Bisogna già guardare oltre e prepararci a quella data. Le imprese sono state in grado di reggere la crisi e ora devono continuare a investire, produrre e progettare. La politica incide solo al 20%, ma sono le connessioni tra i diversi settori in grado di creare e lanciare le attività e lo sviluppo della città. Noi come Regione aiuteremo tutte le imprese che vogliono investire sul terrororio. Dalla nostra c’è il clima. Ci sono una serie di investimenti intermedi importante. Oggi abbiamo un treno veloce per Roma, l’aeroporto cresce. Nel momento in cui butteremo giù il miro che ci separa da Milano, dobbiamo farci trovare pronti, con investimenti e progetti perché altrimenti il rischio di essere risucchiati dal sistema è alto e non sono arrivati altri. Ma ribadisco l’importanza di non aspettare quelle date simbolo ma bisogna muoversi prima, tutti insieme. E poi setrve un 'Patto per la residenzialità' per incentivare chi è emigrato dalla Liguria a tornare e per aumentare la natalità in Liguria. Dobbiamo invertire il trend demografico del Paese, servono nuove agevolazioni per le famiglie, meno tasse e più asili nido. Stiamo studiando incentivi per chi torna a vivere nella nostra Regione. Da qui al 2020 voglio vedere una Liguria che torna a crescere come abitanti e non a diminuire".      




Antonio Gozzi, presidente di Federacciai: “Io non so se siamo in un momento di svolta, ma vedo segnali molto positivi. Negli ultimi anni abbiano concentrato la nostra attività su Genova. Abbiamo lanciato diversi progetti importanti, come l’incubatore privato WyLab. Nel 2018 partirà un altro progetto importante legato alla digitalizzazione delle imprese. Abbiamo iniziato ad assumere ingegneri e abbiamo riportato a Genova professionisti che lavorano fuori e che hanno visto a Genova delle vere opportunità di sviluppo. Ilva? Imprenditori italiani c’erano ma sono stati espropriati. I commissari si sono bruciati 4 miliardi. Per rilanciare l’Ilva servono tanti miliardi di euro. La partita non è facile e non è finita perché ci saranno una serie di passaggi importanti da fare”.



Paolo Emilio Signorini, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Occidentale: “L’amministrazione pubblica fa fatica e i privati hanno capitale umano e capacità importanti e naturalmente fanno profitto e il compito della pubblica amministrazione è quella di far rispettare le regole. A Genova ci sono molti spazi inutilizzati, qui si è sempre alla ricerca di spazi ma in realtà questi ci sono e il tema privato-pubblico è molto importante in questo senso. C’è anche un problema di dialogo su aspetti importanti di gestione e sviluppo. Io vorrei che da questo incontro uscisse un grande messaggio: Il porto di Genova è Savona è un animale molto sano, ha grande vitalità. Molti dall’estero guardano ai nostri porti come un’opportunità di sviluppo e di assunzioni. Noi stiamo cambiando il modo di lavorare all’interno del porto, ma stiamo facendo un passo molto importante. Ci sono grandi opportunità”.



Edoardo Monzani, amministratore delegato Stazioni Marittime: “Gestiamo circa 3 milioni di passeggeri, uno legato alle crociere e due di traghetti. Il business delle crociere è enorme e continua a crescere. Questa è una scommessa su cui dobbiamo puntare. E’ una grande opportunità di sviluppo e crescita per la città. Quali strategie seguire? Ci servono altre banchine, e poi serve spostare il ulteriormente il traffico merci a ponente. Gli aspetti tattici? Msc crociere ha progettato quattro nuove navi, da 200 tonnellate. Un problema è quello legata ai dragaggi del porto. Un altro aspetto riguarda il tipo di combustibile che utilizzeranno le nuove navi. Abbiamo un problema che riguarda il consolidamento dei moli. E poi c’è il discorso legato all’aeroporto. Abbiamo diverse scommesse su cui puntare e da vincere".


Vincenzo Boccia, presidente Confindustria: “Il nostro è un Paese che vive di conflitti. Quello di oggi invece è una collaborazione, un dialogo tra imprese e istituzioni per un progetto comune di territorio, questo è un nuovo modo di lavorare e di guardare la società. Da Genova emerge un cambio di pensiero, un cambio positivo che va allargato all’intero Paese. A Genova ci sono idee e prospettive. Ma bisogna fare anche un discorso europeo. Dobbiamo immaginare un’industria europea che sia la prima al mondo. In questo senso le infrastrutture sono fattore basilare. In Italia ci sono potenzialità incredibili. Col Jobs Act e l’industria 4.0 si è cambiata la prospettiva. Se vogliamo costruire un’Europa pragmatica dobbiamo recuperare buon senso. Dobbiamo aprire ai giovani, dobbiamo costruire infrastrutture in tempi rapidi. E Genova in questo diventa tema nazionale con i suoi progetti già avviati. In questo paese bisogna lavorare per l’equità generazionale. E sull'Ilva dico che deve prevalere il pragmatismo, nel rispetto delle regole".