Cultura e spettacolo

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La mostra dell'artista spezzino nella Loggia degli Abati fino al 14 settembre
2 minuti e 1 secondo di lettura
di Dario Vassallo

La rivista Artribune lo ha definito “artista dell’anno”. Lo spezzino Jacopo Benassi dopo aver iniziato la sua ricerca attraverso ambienti legati alla musica underground spazia tra fotografia, performance, pittura e installazione, mantenendo sempre un approccio intimo e materico. Palazzo Ducale gli dedica una mostra, Jacopo Benassi libero!, nella Loggia degli Abati fino al 14 settembre, che fa il punto sulla ricerca più recente dell'artista condotta sulla decostruzione del corpo della fotografia e della visione fotografica: “Per me – confessa Benassi - la fotografia è un passaggio per arrivare a fare altre cose: pittura, performance, musica, tutto. E' tutto e niente allo stesso tempo, è importante perché ci deve essere sempre, però è diventata un passaggio, una specie di mandala che mi porta poi in altri campi, in altre situazioni”.

Jacopo Benassi

Il percorso è una grande installazione

In un percorso che è una grande installazione dove la fotografia si mischia con scultura, musica e pittura, la mostra mette a fuoco i passaggi fondamentali che lo hanno condotto allo sviluppo di un linguaggio personale e riconoscibile che si interroga su ruolo di quest'arte oggi e sulla sua capacità di confrontarsi con il contemporaneo: “Dal momento che sta avendo molto successo a livello internazionale ho pensato fosse importante per Genova entrare a far parte della storia di questo artista – spiega la direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa -. E' una mostra che segna un momento di ripensamento del suo lavoro. Lui che nasce come fotografo lavorando nel mondo della musica e delle performance piano piano si rende conto che non gli interessa l'idea della fotografia come qualcosa che serve a far vedere il mondo più bello. In qualche modo questo ormai è quello che facciamo tutti con i telefonini e quindi vuole una fotografia che sappia innescare delle trasformazioni, una fotografia anche non perfetta, ma che abbia un potere trasformativo”.

Una sua opera inedita farà parte della collezione di Villa Croce

Completa la mostra un'opera inedita prodotta da Benassi nel mese di giugno, quando ha trasferito a Palazzo Ducale il suo atelier che farà poi parte della collezione permanente del Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce: “Questa esposizione – commenta Giacomo Montanari, assessore alla cultura del Comune – è un'occasione per riflettere sul ruolo della fotografia contemporanea, sulla sua capacità di attraversare i confini tradizionali e diventare strumento di azione, trasformazione e sperimentazione”.

 

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