In centinaia per l'ultimo saluto a Fabrizio Pianetti. Don Fiscer: "Genova perde una persona speciale"
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di redazione
In tantissimi hanno voluto dare l'ultimo saluto a Fabrizio Pianetti, personaggio amatissimo in città, conosciuto non solo per la sua fede incrollabile per il Genoa, ma anche per il suo passato brillante nel mondo delle discoteche, della televisione e del commercio scomparso mercoledì all'età di 57 anni dopo una lunga malattia.
Il funerale nella chiesa di Santa Zita, che lui era solito frequentare, nel quartiere genovese della Foce. Tanta commozione da parte dei presenti all'arrivo della salma in chiesa. Sopra le coccarde rossoblù. Anche Don Fiscer, che ha officiato la Santa Messa, ha ricordato la figura di Fabrizio che lui conosceva molto bene: "Genova perde una persona speciale, una persona buona di quelle che il mondo ha sempre bisogno" le sue parole. Lunghi applausi all'uscita del feretro, tante lacrime di centinaia e centinaia di persone che hanno voluto salutarlo per l'ultima volta.
Il testo dell'omelia di Don Fiscer:
"𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 il vento ti ha portato lontano, ma resta nei nostri occhi la tua bellezza limpida, un cuore puro, mai invidioso, sempre pronto a donarsi a tutti.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 ci accorgiamo del vuoto che lasci, ma anche della scia di bontà che hai seminato. Ogni 𝐛𝐨𝐭𝐭𝐨𝐧𝐞 del tuo negozio tiene insieme stoffe diverse, come tu tenevi unite le persone con un sorriso, con una parola gentile, con un complimento. «Ogni volta che siete fermi a un semaforo – dicevi – e vi capita di avere accanto qualcuno con un mezzo nuovo, ditegli: “Che bello! Come va? Funziona bene?”. Regalare un po’ di gioia agli altri è fantastico».
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 ti pensiamo aggrappato alle ali di quel 𝐠𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨, un po’ come come Atreius cavalcava Falkor nella storia infinita. E quel gallinaccio ancora ti ringrazia per averlo fatto volare, liberandolo dalla gabbia del dimenticatoio.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 ti scopriamo presente in ogni tuo sorriso, quello che hai mantenuto fino alla fine. Ogni parola, ogni risata condivisa. Con te ci si stava bene, tutti sentivano che potevano confidarsi, parlare di ciò che conta davvero, e ridere senza pensieri. Con te era proprio una 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 fuori l’alba sta scoppiando, e’ la resurrezione di Gesù che tanto amavi e che non può non averti già assunto tra i suoi giullari del cielo. Ma dentro il cuore sentiamo il buio e la mancanza.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 lo “spettacolo deve andare avanti”, perché in te c’era una forza segreta, chiamata amore, anche quando tutto sembrava spezzato, la tua anima brillava, colorata come le ali delle farfalle, leggera, libera.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 ecco che di colpo in cielo “comincia lo show” ma sta pure certo che non ti lasceremo andare via, questa è la volta che voleremo via con te, restando qui, vivendo non vivacchiando.
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 capiamo che le persone come te sono come il sale sulla pelle, le incontri e ti fanno luccicare, ma sai già che un giorno, vicino o lontano, su quella pelle le sentirai bruciare. E’ il “guasto d’amore” più doloroso, lasciarvi andare. Ma….
𝑨 𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒐 impariamo che l’amore non muore: cresce come un fiore che neanche l’inverno può gelare. Lo so che ci ritroveremo quel giorno. Sarà come quando a tavola aspetti il dolce. Arriva alla fine. E ora che ti presenti alla festa di Dio, ricorda a tutti lassù che l’Ultima Cena è bella, ma se è 𝙘𝙖𝙣𝙩𝙖𝙩𝙖 lo è ancora di più".
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Genova saluta con commozione Fabrizio Pianetti, 57 anni, personaggio amatissimo in città, conosciuto non solo per la sua fede incrollabile per il Genoa, ma anche per il suo passato brillante nel mondo delle discoteche, della televisione e del commercio. Da tempo lottava con una malattia ma non per q
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