
Lunedì un nuovo episodio di violenza ha coinvolto il personale di Trenitalia, questa volta a bordo di un convoglio regionale partito da Sestri Levante e diretto a Savona. Intorno alle 15:20, un passeggero, un uomo di 40 anni invalido al 100%, ha aggredito il capotreno e due addetti alla sicurezza, innescando un caso che mette in luce le difficoltà di gestione di situazioni delicate sui treni.
La dinamica dell’aggressione
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti sul posto, l’uomo aveva un biglietto valido ma timbrato sul lato sbagliato. Alla richiesta di mostrarlo, il passeggero si sarebbe rifiutato, insultando i tre dipendenti di Ferrovie dello Stato nonostante le sue evidenti difficoltà nel parlare, legate alla sua condizione di salute. Esasperato dalla situazione, avrebbe poi compiuto un gesto violento, colpendo con una testata uno dei controllori. Gli altri due dipendenti, pur non feriti fisicamente, sono stati trasportati al pronto soccorso in stato di shock.
Il ferroviere colpito è stato portato in codice giallo all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per un sospetto trauma cranico. Sul posto sono intervenuti il 118 con ambulanza e automedica, mentre i carabinieri hanno fermato l’uomo, noto sulla tratta Sestri Levante-Savona, per procedere con le indagini. Dovrà rispondere di interruzione di pubblico servizio, lesioni e minacce a pubblico ufficiale.
Un gesto sbagliato, ma una situazione complessa
Sebbene il gesto violento sia ingiustificabile, la condizione di invalidità al 100% del passeggero aggiunge complessità alla vicenda. Le autorità stanno indagando per chiarire la dinamica e valutare le responsabilità, considerando le difficoltà comunicative dell’uomo. La reazione esasperata, pur sbagliata, evidenzia le sfide nel gestire passeggeri con esigenze particolari, un tema su cui il personale ferroviario chiede maggiore formazione e supporto. Il prossimo incontro sindacale è in programma per il 7 luglio.
Operatori coinvolti non assegnatari di bodycam
La sperimentazione delle bodycam in ambito regionale è iniziata il 31 marzo ma, come comunicato al tempo da Fs, attualmente coinvolge un numero limitato di operatori — dieci in totale — selezionati per una fase pilota.
Gli operatori FS Security in servizio al momento dell’evento non risultano tra quelli assegnatari dei dispositivi in questa prima fase sperimentale.
La sperimentazione in corso ha proprio l’obiettivo di valutare l’efficacia, la sostenibilità operativa e l’estensione futura della dotazione.
Gli operatori FS Security in servizio al momento dell’evento non risultano tra quelli assegnatari dei dispositivi in questa prima fase sperimentale.
La sperimentazione in corso ha proprio l’obiettivo di valutare l’efficacia, la sostenibilità operativa e l’estensione futura della dotazione.
Rallentamenti e indagini
La circolazione ferroviaria non è stata sospesa, ma si sono registrati rallentamenti per i convogli diretti a Savona. I carabinieri stanno acquisendo testimonianze e valutando le immagini di videosorveglianza a bordo della carrozza per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Una scia di violenze sui treni liguri
L’aggressione è solo l’ultimo di una serie di episodi che colpiscono il personale ferroviario, da tempo al centro delle denunce dei sindacati di categoria. Tra i casi più gravi, l’accoltellamento di un capotreno a novembre 2024 alla stazione di Genova Rivarolo, quando una coppia di giovani, rifiutandosi di pagare il biglietto, ha reagito con un coltello. Ad aprile 2025, a Bogliasco, una capotreno è stata colpita con un martelletto frangivetro mentre cercava di sedare una rissa. A dicembre 2024, a Finale Ligure, un’altra capotreno è finita in ospedale in stato di shock dopo un’aggressione da parte di passeggeri senza biglietto.
L’appello dei sindacati
I sindacati ferroviari rinnovano l’appello per misure urgenti: più sicurezza, formazione specifica per gestire situazioni critiche e un uso più sistematico delle bodycam. “Questi episodi non possono diventare la normalità”, dichiarano, chiedendo interventi concreti per proteggere chi ogni giorno garantisce il servizio pubblico.
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IL COMMENTO
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