
È stato condannato a due anni e tre mesi un noto gioielliere con il negozio in pieno centro accusato di avere fatto sparire i gioielli che un cliente gli aveva affidato per venderli. In particolare gli era stato dato un anello con un diamante da tre carati, tre Rolex, due d'oro e uno d'oro e acciaio, oltre a due sveglie e una cornice Cartier. Nel frattempo il prezioso anello è stato trovato in un monte dei pegni dove Parodi lo aveva portato sin da subito. Il valore di tutti i monili era stato stimato intorno ai 100 mila euro.
L'indagine era partita dopo la denuncia dei proprietari dell'anello
L'indagine era partita dopo la denuncia dei proprietari dell'anello, assistiti dall'avvocata Chiara Antola. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due coniugi avevano ricevuto in eredità il prezioso e avevano deciso di affidarlo nel 2019 al gioielliere di fiducia per venderlo per pagare gli studi all'estero della figlia. Il professionista lo aveva valutato 35 mila euro e aveva spiegato che avrebbe trovato gli acquirenti. Nel frattempo era esplosa la pandemia da Covid e l'Italia intera era stata chiusa. Quando però le restrizioni sono venute meno i coniugi avevano contattato il gioielliere che li aveva rassicurati dicendo di avere avuto più richieste da possibili acquirenti da paesi Arabi e da Montecarlo. Dopo altri mesi, però, i proprietari avevano scoperto che il negozio era stato chiuso e l'anello (che nel frattempo un perito ha valutato avere un valore tra i 60 e gli 80 mila euro) e Rolex spariti. La procura, dopo l'apertura del fascicolo, aveva disposto una perquisizione a casa del gioielliere dove però non erano stati trovati i gioielli.
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IL COMMENTO
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