Arresti convalidati ma subito tutti liberi i sei giovani violenti fermati nella maxi rissa avvenuta all'alba del e Gennaio in corso Italia a cui hanno preso parte una cinquantina di ragazzi. I giovani si sono tutti formalmente scusati e così, come prevedono le procedure, sono stati rimessi in libertà dal giudice Marco Canepa in attesa del processo fissato per l'11 giugno.
Si tratta di giovani tra i 18 e i 23 anni residenti in Valpolcevera fermati con l'accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per loro, per ora, neppure un obbligo di firma, come aveva sollecitato il pm di turno. Fra gli indagati anche un minore di 17 anni che ha evitato l'arresto proprio perché non ancora maggiorenne. Uno dei fermati aveva anche cercato di strappare la pistola a uno dei militari. Sei i carabinieri feriti.
Indagini per identificare il "pugile"
Le indagini dei carabinieri del nucleo radiomobile ora proseguono per identificare l'autore del fatto più grave, il giovane vestito di bianco che dopo essersi avvicinato fingendo di limitarsi a osservare ha poi colpito in modo vigliacco assestando un pugno da dietro e ferito gravemente un carabiniere accovacciato nel tentativo di fermare uno dei violenti: i militari sarebbero già sulle sue tracce del "pugile" e la sua identificazione, trapela, potrebbe essere questione di ore.
Fra i fermati anche un ultrà daspato
È filtrato anche che alcuni dei fermati avrebbero collegamenti con il tifo organizzato delle squadre di calcio di Genova. Fra di loro anche un ultrà daspato, ma per ora smentito che a innescare la miccia possa essere stata la rivalità calcistica.
La miccia della rissa? Erano tutti ubriachi
La causa della rissa potrebbe essere, come trapela dai carabinieri intervenuti, l'alto tasso alcolico di tutti i ragazzi che hanno preso parte alla guerriglia sul lungomare.

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