Cronaca

La sua storia svela le tante sofferenze e privazioni delle badanti latinos che per assistere i nostri anziani sono costrette ad abbandonare i figli dall'altra parte dell'Oceano
1 minuto e 53 secondi di lettura

 

GENOVA - Aveva solo un anno e mezzo Dana quando la mamma è stata costretta a lasciare Guayaquil e andare a fare la badante in un altro mondo, a un anziano in un elegante appartamento di Albaro, a Genova. 

Una mamma che lei rivedrà solo a otto anni, quando quella signora, come la ricorda lei, si è materializzata davanti all'aeroporto, al suo primo rientro dall'Italia. Ed è stato amore a prima vista. L'amore più profondo, forte, anche se diverso da quello comunque bellissimo del papà, l'altro eroe di Dana, che parlando di lui si illumina.

Dana poi raggiunge Genova, dove vive anni difficili, l'arrivo in una scuola lontana dal barrio dei latinos di Sampierdarena, in una scuola di Albaro dove era l'unica straniera, con compagni di classe e prof spesso freddi, e forse anche peggio.

Anche fra tanta indifferenza lei ricorda i nomi di una prof e di un'amica che l'hanno aiutata, accolta, quando sembrava tutto buio. Poi la luce, il sole, la crescita, come un fiore che nonostante tutto sboccia, anche qui con l'aiuto di una scuola privata nata per aiutare i latinos che come lei hanno bisogno. E anche qui una prof, Lucia Calleri, che la sprona e le fa capire che può farcela.
 
Ora Dana ha due grandi desideri, laurearsi per aiutare come è stata aiutata lei, e tornare in Ecuador, come a riportare a casa la sua mamma, per avere finalmente a Guayaquil quel papà e quella mamma che per tanti anni ha invidiato alle sue amiche. La sua rivincita.

Anche fra tanta indifferenza lei ricorda i nomi di una prof e di un'amica che l'hanno aiutata, accolta, quando sembrava tutto buio. Poi la luce, il sole, la crescita, come un fiore che nonostante tutto sboccia, anche qui con l'aiuto di una scuola privata nata per aiutare i latinos che come lei hanno bisogno. E anche qui una prof, Lucia Calleri, che la sprona e le fa capire che può farcela.

Ora Dana ha due grandi desideri, laurearsi per aiutare come è stata aiutata lei, e tornare in Ecuador, come a riportare a casa la sua mamma, per avere finalmente a Guayaquil quel papà e quella mamma che per tanti anni ha invidiato alle sue amiche. La sua rivincita.

 

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 07 Aprile 2024

A Michè l'ultima scommessa di Raffaele, per la vita

Viaggio nei demoni di un ludopatico che dopo 40 anni di dipendenza dal gioco, "di autodistruzione", vede la luce grazie a Giocatori Anonimi e lancia un appello ai ragazzi: "Non scherzate con il gioco, può togliervi tutto come ha fatto con me"
Domenica 31 Marzo 2024

A Michè Christian Blef, star del writing: "Salvato dai colori"

Le due esistenze del pompiere genovese leggenda internazionale della street art: l'affermazione, la lotta con un tumore che di solito non dà scampo, e la rinascita, grazie alla moglie, la figlia e le sue bombolette dalle mille sfumature
Sabato 09 Marzo 2024

A Michè la storia di Nicola, l'alcolista che non osava più guardarsi allo specchio

Ha deciso di smettere quando disperato è salito in piedi su un davanzale al quinto piano, "l'alcol mi dava la forza che non avevo ma mi ha tolto tutto". Fuori dal calvario grazie ad Alcolisti Anonimi: "Ogni giorno senza alcol è una conquista"