Cronaca

Bilancio visite a Marassi, Pontedecimo e Chiavari del segretario D'Elia: "Degrado imposto anche agli agenti". Garanti Liguria e Genova: "Poche attività dentro e all'esterno anche per colpa di direttori". Oggi in tribunale manifestazione contro i troppi suicidi
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GENOVA -"Le carceri di Genova si confermano con un sovraffollamento del 120%, soprattutto a Marassi".

E' la denuncia di Stefano D'Elia, presidente dell'associazione "Nessuno Tocchi Caino", che in questi giorni ha visionato gli istituti della nostra città e invitato principale dell'assemblea sulle condizioni delle carcere svolta oggi nel salone di rappresentanza di palazzo Tursi e organizzata dagli avvocati della Camera Penale regionale ligure e dal garante  dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. D'Elia ha fatto le lodi al garante delle carcere liguri Saracino per l'attenzione e la preparazione che mostra nelle visite negli istituti.

"Pontedecimo e Chiavari sono un po' meglio rispetto a Marassi - spiega a Primocanale D'Elia - ma hanno altri problemi, nell'istituto di Chiavari un detenuto non si può cucinare un piatto di pasta perchè la pasta non viene venduta perchè c'è il refettorio, che però spesso è chiuso, Pontedecimo, invece, è una struttura fatiscente con infiltrazioni d'acqua e questo nonostante Marassi e Chiavari abbiano quasi un secolo di vita di più. Mi fa solo pena parlare dei luoghi di pena, lo stato tiene in queste condizioni i detenuti e detenenti, perché gli operatori della polizia penitenziaria in un luogo malsano soffrono anche loro di queste condizioni inumane e degradanti, lo stato non si vuole occupare di detenuti perché hanno commesso reati e devono pagare?  Ma il 25% è in attesa di giudizio, dunque sono ancora innocenti, e poi allora che si occupi dei detenenti".

Il garante dei diritti delle persone private della libertà ha poi organizzato una manifestazione fissate per le 12 di oggi nella scalinata del tribunale di Genova contro le violenze e i troppi suicidi che avvengono nelle carceri italiane.

All'assemblea presenti anche i garanti dei detenuti della Regione Liguria, Doriano Saracino, e del Comune di Genova, l'avvocato penalista Stefano Sambugaro e Rinaldo Romanelli, avvocato segretario dell'Unione Camera Penale.


Il primo ha descritto le situazioni di tutte le carceri liguri: "Alla Spezia ci dovrebbero essere 150 posti ma sono invece di meno perchè ci sono delle ristrutturazioni, e così sono al massimo 100 ma ci sono 150 reclusi. A Chiavari i posti dei detenuti tutti con pene definitive sono una cinquantina ma i detenuti sono 80, a Marassi i posti sono 500, ma i detenuti sono 700, soglia massima che fa partire gli sfollamenti, qui ci sono problemi anche derivati dal fatto che in ogni cella vengono ristrette anche sei persone, a Pontedecimo, l'unico misto della regione, ci sono 70 donne e 90 uomini, qui i sovraffollamento è meno sentito perchè sono celle per due persone, quindi abbiamo Imperia, che dovrebbe avere 60 detenuti e invece arriva a 80 con tantissimi giovani stranieri, infine abbiamo Sanremo che dovrebbe ospitare 200 persone invece ce ne sono intorno ai 250 o 280".

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