Cronaca

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GENOVA - Tante segnalazioni di una chiazza nera lungo la costa tra Sori e Genova Quinto. La mareggiata ha portato una vera e propria invasione di velelle. Anche note come "barchette di San Pietro" sono una parente stretta delle meduse, per la precisione un idrozoo, che forma colonie di polipi galleggianti.

"È caratterizzata dal colore blu, che le fornisce una schermatura alla luce ultravioletta, e da una piastra chitinosa con la caratteristica "vela" sopra. Il diametro di una singola velella misura pochi centimetri, ma l’aggregazione tra diverse unità forma grandi chiazze bluastre che si estendono sulla superficie marina anche per chilometri" come spiega Arpal.

L'invasione è avvenuta anche lungo la passeggiata Anita Garibaldi di Nervi dove il presidente di municipio Federico Bogliolo ha postato una foto che mostra l'invasione di velelle che hanno tappezzato il percorso della passeggiata. Escluso dunque il rischio di uno sversamento di agenti inquinanti. Quest'anno le velelle sono comparse in Liguria in anticipo rispetto al passato. Nel weekend passato si sono verificate segnalazioni di Genova Pegli e a Ceriale; una presenza che non sorprende, dal momento che durante i monitoraggi svolti per la Marine Strategy a febbraio ne erano state avvistate già molte, soprattutto tra le 6 e le 12 miglia nautiche.

"Il colore e la formazione di questi agglomerati a volte inducono l’osservatore a credere che queste chiazze siano in realtà macchie di petrolio. Il successivo spiaggiamento a riva provoca, invece, odori sgradevoli come tutti gli organismi in decomposizione" spiega ancora Arpal. La Velella velella, nonostante possieda cnidocisti (organi urticanti), non è urticante.

"Arpal monitora il macrozooplancton gelatinoso, tra cui la Velella, nell’ambito delle attività legate alla Strategia Marina, una Direttiva comunitaria che si basa su un approccio integrato e si propone di diventare il pilastro ambientale della futura politica marittima dell’Unione Europea.
Tale monitoraggio ha cadenza bimestrale lungo 4 transetti localizzati tra 3 e 12 miglia nautiche dalla costa davanti a Vado ligure, Genova Voltri, Portofino e Punta Mesco. In caso di avvistamento, gli operatori Arpal hanno il compito di annotare coordinate, data e ora, condizioni meteo-marine, specie osservate, abbondanza, densità e tipo di aggregazione".