Cronaca

Il giudice si era riservato qualche giorno per decidere: la difesa del pizzaiolo aveva infatti chiesto che l'uomo potesse tornare a casa agli arresti domiciliari mentre l'accusa chiedeva che rimanesse in carcere. Il giudice ha deciso per il carcere
1 minuto e 49 secondi di lettura

SANREMO - Rimarrà in carcere il 73enne Salvatore Aldobrandi, arrestato il 17 giugno a Sanremo per l'omicidio della giovane Sargonia Dhanka nel 1995 in Svezia.

L'udienza, nel tribunale di Genova, era stata il 5 luglio. L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e la soppressione di cadavere. Per la pubblica accusa era presente il pubblico ministero Matteo Gobbi, di Imperia mentre la difesa era rappresentata dall'avvocato Andrea Rovere.

Il giudice si era riservato qualche giorno per prendere una decisione: la difesa del pizzaiolo aveva infatti chiesto che l'uomo potesse tornare a casa agli arresti domiciliari mentre l'accusa chiedeva che rimanesse in carcere. Il giudice ha deciso che il 73enne, in cella dal 17 giugno, rimarrà nel carcere di Sanremo fino al processo.

Ma andiamo a ricostruire la vicenda che ha fatto finire in cella Aldobrandi, 45enne all'epoca, che aveva una relazione (definita "violenta" da molti testimoni) con la 21enne irachena e naturalizzata svedese, Sargonia Dhanka. Un rapporto altalenante che sarebbe stato caratterizzato, soprattutto nell'ultimo periodo, dalla gelosia di lui.

Cold case sanremese, al riesame chiesti i domiciliari per Aldobrandi - LEGGI QUI

Il 13 novembre 1995 Sargonia scompare da Linkoping, Svezia meridionale, cittadina dove la giovane abitava e dove Aldobrandi faceva il pizzaiolo. Aldobrandi finisce subito sotto la lente di ingrandimento della polizia svedese: nell'auto da lui usata e sul suo letto vengono trovate macchie di sangue di Sargonia.

"Aiutami a nascondere un cadavere fatti a pezzi", la confessione, riportata nell'ordinanza svedese e imperiese, che Aldobrandi fece ad un gestore del pub svedese al quale chiese anche in prestito l'auto lo stesso giorno della scomparsa dell'irachena.

Cold case, sanremese accusato di omicidio non risponde al gip - CLICCA QUI

L'uomo, unico indiziato, viene arrestato e portato in carcere, da dove viene scarcerato mesi dopo: la polizia sembra non avere dubbi sulla sua colpevolezza (o almeno così si evince dai giornali svedesi), ma il corpo della giovane non è ancora stato ritrovato e secondo il regime giudiziario svedese senza il ritrovamento di un cadavere o di testimoni diretti non si può accusare di omicidio.

A quel punto l'uomo lascia la Svezia e si crea una nuova vita in Liguria, a Sanremo, dove si risposa (più volte) e ha altri figli.

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 05 Luglio 2023

Cold case sanremese, al riesame chiesti i domiciliari per Aldobrandi

L'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e la soppressione di cadavere
Mercoledì 05 Luglio 2023

Cold case sanremese, oggi si decide se Aldobrandi rimarrà in carcere

Questa mattina, a Genova, il riesame della misura cautelare che ha raggiunto Aldobrandi di origini calabresi e arrestato settimane fa, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Imperia Massimiliano Botti su richiesta dei pm della procura
Venerdì 30 Giugno 2023

Cold case, i familiari della vittima: "Ora, vorremmo un corpo su cui piangere"

"Ora, vorremmo solo il corpo su cui piangere, un luogo dove mettere un fiore, quel punto capace di chiudere una ferita aperta da quasi 30 anni" Sono le parole dei familiari della giovane Sargonia Dankha, la 21enne irachena, residente in Svezia, sparita nel nulla il 15 novembre del 1995, riportate da
Giovedì 29 Giugno 2023

Cold case, il pizzaiolo accusato di omicidio in aula a Genova a luglio

L'uomo è accusato dell'omicidio di Sargonia Dhanka, 21enne svedese scomparsa il 13 novembre 1995 e mai più ritrovata
Mercoledì 21 Giugno 2023

Cold case, il sanremese: "Aiutami a nascondere un cadavere fatto a pezzi"

Nell'ordinanza le prove ritenute schiaccianti: sangue, auto, confessioni, richieste.