Cronaca

Dopo la Tac di controllo eseguita questa mattina, l'uomo è stato trasferito dalla Rianimazione del Pronto Soccorso alla Rianimazione al terzo piano del Monoblocco
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 GENOVA - È stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per l'amputazione di entrambe le gambe il lavoratore rimasto schiacciato da un carrello al Nuovo Borgo Terminal del porto di Pra'.

La Direzione Sanitaria dell'ospedale San Martino di Genova informa che il paziente "è ricoverato presso la Rianimazione del Pronto Soccorso, sotto l’egida del dottor Giacomo Bacigalupi. La prognosi resta riservata".

Dopo la Tac di controllo eseguita questa mattina, l'uomo è stato trasferito dalla Rianimazione del Pronto Soccorso alla Rianimazione al terzo piano del Monoblocco. La Tac ha evidenziato una dinamica cerebrale da approfondire e quindi non si procederà ancora con l'intervento neurochirurgico. Il paziente rimane sotto la supervisione dei neurochirurghi. "I familiari sono entrati in contatto con il paziente e sono in costante contatto con la nostra equipe", continua la nota dell'ospedale.

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Gli ispettori dello Psal hanno sequestrato il mezzo con cui è stato travolto l'operaio. Sotto sequestro anche l'attrezzatura e il telefonino del lavoratore che, quando è accaduto l'incidente, stava guidando il carrello.

Secondo quanto ricostruito, l'operaio stava camminando quando è stato travolto dal mezzo usato per movimentare il container. Il conducente è stato ricoverato sotto choc. Il mezzo andava a bassa velocità in un'area con buona visibilità. Gli ispettori stanno cercando di capire come mai l'operaio non abbia visto il collega e lo abbia travolto.

Il Nuovo Borgo Terminal ha una concessione di circa 42.000 metri quadri nel cosiddetto "dentino", che fa parte del sesto modulo del porto di Pra'. 

Sono circa 50 gli addetti che ogni giorno lavorano al terminal, dove si svolgono attività di stoccaggio, riparazione e trasporto di container, a un ritmo di circa 500 contenitori al giorno.

In una parte dell'area di Nuovo Borgo Terminal sarebbero dovuti nascere i cassoni della diga foranea di Genova, ipotesi che ormai pare sempre più lontana dopo le parole del vice ministro alle infrastrutture Edoardo Rixi (CLICCA QUI).