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di Elisabetta Biancalani

È corsa contro il tempo per risolvere la grossa grana relativa al terminal Spinelli, nel porto di Genova, la cui concessione è stata revocata a ottobre 2024 dopo una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Psa - Sech, che contestava l’eccessiva movimentazione di container da parte del Genoa Terminal di Spinelli rispetto a quanto previsto dal piano regolatore portuale del 2001, mai aggiornato.

Qual è lo stato dell’arte

I commissari Seno e Benedetti, che si sono dimessi pochi giorni fa (con decorrenza 16 giugno) avevano concesso una proroga (approvata con comitato di gestione) fino al 30 giugno, quando si pensava che i ricorsi, presentati da Spinelli e Autorità di sistema portuale, potessero arrivare a sentenza. Cosa non avvenuta. Contro la sentenza del Consiglio di Stato, il gruppo Spinelli (partecipato al 49% dalla tedesca Hapag Lloyd che recentemente si è espressa sul caso dopo mesi di silenzio) aveva presentato due ricorsi: un giudizio di revocazione al Consiglio di Stato e il ricorso in Cassazione per “carenza di motivazione”. L’Autorità si sistema portuale, sentita l’Avvocatura di Stato, aveva seguito la stessa strada. Ma a inizio 2025 la Corte di Cassazione ha ritenuto “inammissibile” il ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato, ma il gruppo Spinelli aveva deciso di chiedere comunque il giudizio.

I tanti altri casi aperti nel porto di Genova

È ipotizzabile che si arrivi a una nuova proroga (magari di tre mesi) ma c’è anche l’istruttoria per la concessione definitiva: visto che il gruppo Spinelli sì è conformato alla sentenza, la proroga è stata data ma potrebbe essere data anche la definitiva fino al 2056. Però si apriranno altre pagine del porto, di altri terminal che stanno facendo attività non conformi al piano regolatore portuale. Come Silomar, l’ati San Giorgio - Messina, stazioni Marittime. In molti ora tremano nel porto. Autorità portuale dovrebbe fare un provvedimento interpretativo che consenta più elasticità dividendo le funzioni dei terminal in passeggeri e commerciali (come peraltro succede nella maggior parte dei porti del mondo), rispetto al piano regolatore portuale. Altrimenti salta il banco. 

Che cosa succede adesso

Il nuovo commissario Matteo Paroli (non presidente per ora, ma commissario per qualche mese) che entrerà in carica il 16 giugno, dovrà subito maneggiare questa patata bollente.