Commenti

2 minuti e 2 secondi di lettura

Vista l'atmosfera il punto strappato col cuore all'Atalanta per il Genoa è un mezzo miracolo di Natale. Ma se la squadra ha dato segnali di vita sul pianeta rossoblu il vero e proprio miracolo lo devono fare i proprietari americani di 777 Partners. Il Grifo gira a 11 punti che è una miseria, ma basta per sperare nella salvezza visto che la classifica potrebbe migliorare ancora se dovesse essere estromessa la Salernitana per i noti motivi della mancanza di acquirenti per il club. Resta il fatto che Shevcenko come i tifosi hanno molte aspettative adesso dal lavoro del direttore generale Johannes Spors che si occupa di mercato. Da settimane si parla di rivoluzione e questo probabilmente sarà. Qui gli statunitensi si giocano molto dopo aver aperto i cuori dei genoani affascinati dai progetti che hanno indicato.

Qui si aspettano milioni da spendere anche se ultimamente sono state fatte comprensibilmente dichiarazioni più prudenti. Però non nel segno delle frenate. Il Genoa pare avere un futuro più roseo è soltanto non si capisce e perché l'ex presidente Enrico Preziosi debba restare ancora nel cda della società. Tutti o quasi nella Nord si aspettano discontinuità totale col passato e anche su questo ci dovrà essere chiarezza.

Ora il Grifone a stelle e strisce è al bivio: dal lavoro di un mese in gennaio si misureranno capacità e obiettivi per il futuro. Dopo 100 giorni, tempo che si concede nel mondo della politica per capire le mosse degli eletti, anche per Josh Wander e per tutto il gruppo dirigente è arrivato il momento di calare gli assi. Per carità nessuno ha le spalle al muro, ma questa squadra va rivoltata come un calzino malgrado quasi la commovente prestazione con la squadra del Gasp. Bisogna fare in fretta e non si potranno fare errori. Uscire da questa palude raggiungendo la salvezza significherebbe vedere la luce per il Genoa, ma serve realismo da parte di tutti. I sogni aiutano a vivere, ma far finta di niente davanti ai problemi che hanno i rossoblu rischierebbe di essere un boomerang per tutti. Una lezione che i genoani hanno dovuto sempre imparare, ma stavolta dietro l'angolo la risposta potrebbe essere diversa. Il presidente Zangrillo un paio di settimane fa ha detto: "Mi hanno fatto notare da quando sono qui che a volte i genoani non sono riconoscenti con i dirigenti, ma penso che l'importante, per non correre questo rischio, sarebbe di non prenderli in giro".

Sintesi perfetta e soprattutto chiara. Da qui si può rinascere.

TAGS