Attualità

Torna alla homepage
Il comandante Giuseppe Lai racconta il lungo viaggio durato quasi due anni
2 minuti e 12 secondi di lettura
di Andrea Popolano

"Il messaggio è scolpito al centro della nave, in lettere di ottone alte un palmo 'non chi comincia ma quel che persevera', bisogna saper imparare dai propri errori, in Giappone abbiamo imparato che le cose rotte si riparano con l'oro e le fanno ancora più belle, questo è il grande messaggio, tutto si può sempre aggiustare e fare ancora più bello". Il comandante dell'Amerigo Vespucci Giuseppe Lai pochi giorni dopo la conclusione del lungo viaggi (durato quasi due anni) da parte della nave più bella del mondo che ha toccato oltre 30 Paesi in tutto il globo racconta quello che è in vero messaggio universale applicabile in ogni contesto della vita.

La grande festa della Marina a Genova con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha segnato la conclusione di un'impresa che per una barca di 94 anni come il Vespucci è quasi leggendaria. Due anni di viaggio attraversando i mari e le sue particolari.  "Il momento più emozionante è stato sicuramente il saluto del Presidente Mattarella quando ha consegnato la medaglia d'oro al valor di Marina alla nave per quello che ha fatto" spiega il comandante.

Il comandante dell'Amerigo Vespucci Giuseppe Lai

Tra i passaggi più emozionati c'è sicuramente quello di Capo Horn. "Per chi va in mare rappresenta l'equivalente della scalata dell'Everest per gli scalatori, è il più difficile da affrontare per le condizioni meteo estreme. Ci sono perturbazioni che fanno il giro del pianeta e si abbattono sul lato opposto generando un ambiente unico - racconta il comandante del Vespucci -. Il momento più difficile è certamente stato quello di decidere di farlo, la decisione è stata mia ma è scelta condivisa con tutto l'equipaggio". In quel lembo di pianeta si verificano onde alte anche 10 metri. Con l'Amerigo Vespucci, che con il suo fascino e portamento ha 'ballato' tra le onde e affrontato le intemperie.

Come ha ricordato il comandante Lai quello del Vespucci è stato uno dei viaggi più lunghi mai affrontati in tempi recenti da un'imbarcazione. Tra le difficoltà anche quella di far convivere più di 250 persone in 80 metri di scafo. Il tour è stato anche l'occasione per i ricercatori dell'Università di Genova di effettuare una serie di ricerche in tema ambientale e non solo. E sul perché la scelta di fare questo tour con la Vespucci e non con una nave tecnologicamente avanzata è lo stesso comandante a spiegarlo: "C'è un aspetto umano che non può essere sostituito, qui tutto deve essere fatto a mano. Questo è un grande insegnamento per gli allievi della Marina".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook  



ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 12 Giugno 2025

Ultime miglia per nave Vespucci, lunedì torna alla Spezia: come prenotare i biglietti per la visita a bordo

Nave Amerigo Vespucci "rientra a casa" a La Spezia al termine del Tour Mondiale che in due anni di navigazione l’ha portata a percorrere quasi 50miglia miglia raggiungendo 5 continenti, 32 paesi e 53 porti. La Nave Scuola della Marina Militare raggiungerà Molo Italia lunedì 16 giugno alle ore 10.30
Martedì 10 Giugno 2025

Ecco come l'Università di Genova ha portato la tecnologia sul Vespucci

A bordo i ricercatori genovesi hanno raccolto dati utili per i loro studi
Martedì 10 Giugno 2025

Vespucci, Mattarella e Frecce Tricolori: emozioni tra cielo e mare

https://www.youtube.com/embed/vEi6uFt1w50?si=BFMr0XYwmw1AxcGl