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Il blocco dello scalo aeroportuale genovese era avvenuto dopo una prima giornata di caos causata dalla mancanza di un aumento di capitale e un piano industriale che eliminasse il rischio di cassa integrazione
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GENOVA - È arrivata questa mattina la sentenza che condanna cinque lavoratori Ansaldo che parteciparono agli scontri avvenuti all'aeroporto di Genova il 13 ottobre 2022.

Il blocco dello scalo aeroportuale genovese era avvenuto dopo una prima giornata di caos causata dalla mancanza di un aumento di capitale e un piano industriale che eliminasse il rischio di cassa integrazione. La seconda giornata di protesta era invece iniziata prima delle 6, proprio davanti alle portinerie di accesso dell'azienda. Poi una lunga camminata fino alla rotonda Castruccio dove il corteo si è scontrato con i poliziotti del reparto mobile. Il bilancio è stato di tre agenti feriti e 10 operai contusi. Già quel giorno si era saputo che molti dei lavoratori che avevano partecipato ai tafferugli avrebbero rischiato una denuncia, per lesioni o resistenza. Molti altri, invece, per interruzione di pubblico servizio.

“Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura alla luce del primo grado di giudizio emesso nella giornata odierna, siamo vicini e solidali alle persone coinvolte “perché siamo tutti Ansaldo Energia” commenta in una nota la segreteria Fim Cisl e la RSU Fim AEN.

"'SiamoTuttiAnsaldo' è lo slogan che ha accompagnato le manifestazioni di quei giorni che hanno salvato posti di lavoro e una delle maggiori industrie genovesi" si legge in un comunicato della Fiom Cgil. "Riteniamo la sentenza ingiusta e spropositata e Fiom sosterrà in appello i compagni e i lavoratori raggiunti dalla sentenza".