Attualità

Gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia che incessante è caduta già dalla mattina sulla città. Genova celebra il primo maggio, la festa dei lavoratori. In piazza al Porto Antico un migliaio di persone hanno partecipato alla giornata dedicata ai lavoratori
1 minuto e 50 secondi di lettura

GENOVA - Gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia che incessante è caduta già dalla mattina sulla città. Genova celebra il primo maggio, la festa dei lavoratori. In piazza al Porto Antico circa un migliaio di persone hanno partecipato alla giornata che ha visto al centro la questione del lavoro. In Liguria dati in crescita con l'aumento dei contratti a tempo determinato (Leggi qui). E poi la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma soprattutto le dinamiche internazionali del mondo del lavoro. 

Giovani, anziani, famiglie e stranieri e lavoratori di ogni settore hanno partecipato alla giornata in piazza rallegrate dalle musiche delle bande di Cornigliano e Sampierdarena. "Non è una festa - spiega Piero Ferrazza, portavoce di Lotta Comunista che ha organizzato la giornata in piazza -. Stiamo assistendo a quello che succede a Gaza, in Ucraina e ci accorgiamo che purtroppo questi giovani, lavoratori,  donne vengono contrapposti l'uno contro l'altro fino alla morte da ideologie razziste nazionaliste, capitaliste. I lavoratori non hanno interessi diversi tra loro. Quello che è successo in questi decenni non ha fatto che confermare l'ineguaglianza dello sviluppo capitalistica. Si sono sviluppati grandi paesi come ad esempio la Cina e dall'altra una serie di nuovi lavoratori che sono soggetti, oggi come ieri, allo sfruttamento e alla mancanza di diritti. Schiarati in guerre dove non hanno interessi e sono le uniche vittime".

A Genova sono tante le situazioni legate a vertenze che riguardano grandi e piccole realtà industriali. Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom Genova: "Giornata che richiama a tante vertenze aperte in primis quella dell'ex Ilva, oggi ci aspettiamo grandi investimenti su Genova. L'impianto è stato verificato dai commissari e ora deve essere preparo per essere messo in vendita, ci vogliono tanti investimenti. È un settore di prim'ordine che ha un ampio mercato e Genova con la produzione della latta ha grandi possibilità di sviluppo. Sulle grandi vertenze la situazione è stabile, ci sono realtà medio-piccole su cui stiamo dando battaglia per salvare i posti di lavoro, una di queste è la Technisub, azienda storica del territorio genovese" conclude Bonazzi.