Attualità

Questa mattina durante il convegno Uilm si è parlato del futuro dell'industria della difesa ligure
3 minuti e 10 secondi di lettura

GENOVA - Una sorta di patto, tra le istituzioni e le imprese, per garantire il mantenimento e la crescita del settore della difesa in Liguria, centrale, con realtà come Fincantieri, Leonardo, Ansaldo Energia: lo chiede il coordinatore regionale della Uilm, Antonio Apa, introducendo il convegno "Il futuro dell'industria della difesa ligure, tra sfide geopolitiche, innovazione e transizione green e digitale", trasmesso in diretta streaming su primocanale.it. Senza dimenticare il progetto del ribaltamento a mare di Fincantieri che garantirà più posti di lavoro, grazie alla capacità di produrre navi più grandi grazie ad un mega bacino. 

CINGOLANI (LEONARDO): "STIAMO PER CHIUDERE ACCORDO PER ALLEANZA CON FINCANTIERI"

Roberto Cingolani, ad di Leonardo: "La Liguria ha un ruolo centrale nel nuovo scenario, che non avremmo voluto vedere (oggi ci sono 55 conflitti nel mondo, come nel 1945). La deterrenza è la nostra arma. La guerra in Ucraina ha insegnato che il digitale ha enormi potenzialità per la difesa, che la difesa fa parte della sicurezza globale (energetica, alimentare, delle infrastrutture e cyber). L'Europa si è dimostrata quasi inconsistente perchè troppo frammentata. La domanda ora è se siamo pronti, e la riposta è un sì e un sì-no. Cielo, terra, mare e spazio devono essere correlati tra loro e inter-operabili. Servono piattaforme per farle dialogare con lo stesso linguaggio, con l'intelligenza artificiale che le sincronizzi. Per noi tutto questo è Genova, con il suo cervello e la parte produttiva. Servono alleanze, creare uno spazio europeo della difesa per coordinarsi, joint venture tra colossi". Sull'alleanza Leonardo-Fincantieri: "Quando ho incontrato Folgiero (ad Fincantieri), gli ho detto tu fai cose che galleggiano e io che volano, quindi perchè dobbiamo farci concorrenza e non allearci? Wass è un esempio. Cerchiamo di accelerare, si parla di giorni, ma le aziende sono fatte di esseri umani e ci sono passaggi da fare e far superare piccole resistenze che sono bonarie. Bisogna essere autorevoli e non autoritari, chiuderemo molto in fretta". 

"Piaggio Aerospace non ci riguarda, non riguarda Leonardo. Non possiamo permettercelo ed è una cosa fuori dal nostro portafoglio prodotti" ha detto Cingolani rispondendo a una domanda dei cronisti. A chiedere un coinvolgimento di Leonardo nel salvataggio dell'azienda aeronautica con stabilimenti a Genova e Villanova d'Albenga (Savona) era stato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

FOLGIERO (FINCANTIERI): "DOBBIAMO RENDERCI DISTINTIVI PER CRESCERE"

Riva Trigoso, Muggiano, Sestri Ponente: questa la presenza di Fincantieri in Liguria con i suoi cantieri. Pierroberto Folgiero, ad Fincantieri: "Intanto sottoscrivo quanto detto da Cingolani, soprattutto sul concetto di leadership naturale. Genova è leader della navalmeccanica, la storia di Fincantieri è appassionante come sfida. L'industria pesante ha ritmi lenti, la nostra realtà è radicata qui. Bisogna difendere lo scafo integrandovi più tecnologia possibile. Il nostro ruolo è interpretare questa complessità in modo evolutivo, integrando tutti i sottosistemi nave. Dobbiamo aumentare l'ambizione dal dominio fisico della nave al dominio logico, le piattaforme dati e sistemi di decisioni che trasformano dati in decisioni. Genova è la prova che si debba giocare in attacco, rendendoci distintivi. Altra grande consapevolezza: si possono fare tante cose senza mani ma non la manifattura, ma dobbiamo evolvere dal punto di vista del lavoro in cantieri. Dobbiamo lavorare sulla figura di testa d'opera. Presto avremo un problema di know-how, dobbiamo fare riappassionare i giovani alla manifattura facendogli capire che l'azienda investe su di loro e in tecnologia. I cantieri sono stati sempre guidati con lo specchietto retrovisore, per salvare. Dobbiamo investire in modernizzazione dei cantieri e investire nel rapporto uomo-macchina. Il ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente sarà per noi fondamentale, perchè c'è necessità di costruire navi sempre più grandi. Sestri sarà sempre centrale nella nostra produzione".