Attualità

1 minuto e 33 secondi di lettura

GENOVA - In Italia solo una donna su due, circa il 55%, lavora e fa carriera anche perché spesso si occupa del welfare familiare, dalla cura dei figli all'assistenza agli anziani. Una situazione che vede l'Italia e la Liguria è allineata su questi dati, indietro rispetto ad altri paesi europei. A fare il punto Fidapa Bpw, che ha tenuto nella sede della Regione Liguria il convegno "Gender In- Equality" che ha messo a confronto l'Italia con le esperienze di paesi come Francia e Germania ed elaborare strategie comuni.

"La situazione sul nostro territorio non è positiva - spiega Silvia Moglia, presidente Fidapa Nord Ovest - visto che l'Italia è al 14esimo posto, su 27 paesi europei, come percentuale delle donne che lavorano. Si fa ancora troppo poco per salvaguardare il lavoro delle donne. Sono loro, infatti, che si fanno carico del welfare famigliare, prendendosi cura dei figli, dei genitori, rinunciando spesso alla carriera. Tra i problemi c'è quello della maternità che vede spesso le donne penalizzata nel momento in cui sceglie di rientrare, perché mancano i nidi, anche quelli aziendali, è una mamma si trova in difficoltà al momento del rientro".

Un tema che vede la Regione Liguria tra gli enti che hanno una forte connotazione femminile. "Su oltre 1600 dipendenti di Regione Liguria il 64% sono donne - spiega Simona Ferro, assessore alle pari opportunità e al personale - con una forte percentuale nei ruoli apicali, su 5 direttori 4 sono donne. Purtroppo nel settore privato permane ancora un divario che cerchiamo di colmare attraverso alcune misure importanti per incentivare il lavoro femminile, come il bonus nido".

Un equilibrio di genere che deve partire già dalla formazione. "C'è un forte lavoro, fatto in maniera meticolosa - ricorda l'assessore alla formazione, Marco Scajola - per fare in modo che la donna sia al centro, alla pari come è giusto che sia, per mostrare il potenziale e le capacità nel mondo del lavoro".