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GENOVA - Iren ha chiuso l'esercizio 2023 con un margine operativo lordo (ebitda) in forte crescita, pari a 1,2 miliardi di euro (+14%), un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti pari a 255 milioni di euro (+12,8%) e investimenti a quasi 1 miliardo di euro di cui l'80% sostenibili. I risultati sono stati approvati dal consiglio di amministrazione che ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 11,88 euro per azione con un incremento dell'8% rispetto all'anno precedente e pay-out 60%.

"Approviamo oggi importanti risultati - sottolinea il presidente Luca Dal Fabbro - che evidenziano ancora una volta la validità del modello di business di Iren e la capacità di adattarsi rapidamente alle mutazioni dello scenario macroeconomico, climatico ed energetico, fornendo ai clienti e cittadini servizi di sempre maggior qualità. Tale attitudine rafforza il ruolo di Iren quale partner affidabile nella transizione energetica e nella creazione di valore per il territorio e per le comunità nonché per i propri azionisti: i risultati appena approvati ci consentono di proporre un dividendo in forte crescita dell'8%. Nonostante gli importanti investimenti che ci hanno permesso di raggiungere il target di capacità rinnovabile pari a 800MW e l'avvio di nuovi impianti per l'economia circolare, siamo riusciti, grazie ai flussi di cassa generati e all'ottima gestione del capitale circolante netto, a contenere l'incremento dell'indebitamento. Infine comunichiamo con orgoglio di aver effettuato oltre 1.100 assunzioni nel corso dell'anno appena concluso".

"Nel 2023 Iren ha centrato tutti i principali target del Piano industriale e del budget per il 2023 riferiti a investimenti, ebitda, rapporto Ifn/ebitda e utile netto" spiega Paolo Emilio Signorini, amministratore delegato e direttore generale del gruppo.