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I carabinieri al Righi diventano in punto informativo, con tanti dubbi, ma occhio alle denunce
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Chi vuole sapere se può andare a fare il suo giro in bici sino a Trensasco, chi non sa se può recarsi a scarpinare sino a forte Diamante e anche il pensionato intenzionato a non rinunciare al rito del pranzo all'Ostaia delle Baracche. Non mancano i proprietari di cani: "Mi raccomando ora più che mai teneteli al guinzaglio" esortano i militari.

Il primo sabato in epoca di peste suina dei carabinieri forestali della stazione di Prato nel parco del Peralto di fatto si tramuta in un infopoint all'aria aperta.
Il maresciallo Gabriele Carubini è paziente e racconta che è da ieri che dispensa consigli ai cittadini: "Il telefono squilla di continuo..." esemplifica.

Oggi, ma solo per oggi, niente denunce, ma da domani si comincia a fare sul serio.

Tanti si giustificano come a scuola, "non lo sapevo" dice un giovane biker vestito come Robocop dall'aria birichina.
L'ordinanza interministeriale che avrò la durata di almeno sei mesi non chiarisce alcuni punti interrogativi e Carubini ammette che anche sono in attesa di ulteriori chiarimenti dal ministero: "I punti fermi però ci sono e diciamo che molte volte ci vuole anche un po' di buon senso, ad esempio chi deve percorrere un sentiero per raggiungere un ristorante o casa può farlo, gli altri no, in linea di massima le strade aperte alle auto sono accessibili, i sentieri quasi mai no".

Al Righi però è aperto, ed ecco il buon senso, anche il tanto gettonato percorso ginnico.

L'ordinanza spegne invece le speranze di cacciatori (che pure stanno cercando di ottenere deroghe per "selezionare" come dicono loro, i cinghiali), cercatori di funghi, motociclisti e escursionisti organizzati, tutti messi al bando in modo chiaro dall'ordinanza.

Dopo la luna di miele bisogna fare attenzione, come avverte il maresciallo Carubini, perchè da domani,  domenica16 gennaio, chi sgarra sarà denunciato. Il maresciallo chiede inoltre a tutti coloro che si avventurano nei boschi di usare l'accortezza al ritorno di disinfettare le scarpe o le ruote delle bici e delle auto: "Gli uomini e gli animali domestici non possono essere contagiati - ribadisce - ma possono essere il vettore che diffonde il virus, questo per evitare di portare l'infezione a chilometri di distanza e mettere a rischio gli allevamenti di suini".

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